L’anarchica Ikaria
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Un'esperienza indimenticabile, tra mille incontri, con la guida ambientale per incontrare le donne custodi delle tradizioni, con sconti all'iscrizione e per gruppi di amiche Libere VIaggiatrici
Chi: Walden Viaggi
GRT Member perché le guide ambientali sono attente al territorio e alle tradizioni locali
Ballando in tremila sotto l’albero
Ikaria, è spirito di “indipendenza”, l’unica isola in cui sono le ragazze a “comandare i balli”: sono le prime della fila e sempre pronte a proporre nuovi passi.
È sempre stata un’isola anarchica, insofferente ad ogni regime povera fino alla fame, eppure autodichiarata “libero stato di Ikaria”. É bellissima e fuori dal coro: è celebre soprattutto per le sontuose feste pagane dette “panighiria”, dove ci si diverte nei balli tradizionali, accompagnati dalla musica “ikariotika”, con violini e ritornelli che suonano splendide melodie.
Si può visitare a piedi, assaporando le piccole viuzze costeggiate da case e i pochissimi porticcioli ricavati da promontori rocciosi, fino ad arrivare alle bianche spiagge greche: le migliori sono vicino alle località di Armenistis, Seychelles, Gialiskari, o sulle piratesche isole di Fourni, dove si può gustare il pesce migliore della Grecia.
“Ikaria è femmina perchè è viscerale, pagana, eretica, appassionata per la sua società matriarcale in cui le donne scandiscono il tempo e danzano in spirale. È un esempio di comunità sobria ma vivacissima, solidale e creativa”, cosi ci racconta Francesca Benassai, guida naturalista di Walden viaggi a piedi, ”Camminare qui è speciale per la varietà di esperienze e per i tanti orgogliosi greci che ci narrano la loro terra. Come Iannis, col suo rifugio di pietra in cima al monte, Eugenia, Lefteris una giovane guida che ha deciso di tornare nella terra degli avi”.
Ma ci sono tanti altri posti da visitare come Agios Dimitrios, dove ci si può far trasportare dai profumi e dai misteri delle erbe nella bottega di Irini. Da qui sarà impossibile uscire senza un sapone, una candela o un’essenza che ci porteranno il ricordo dell’isola a casa. Una cittadina da ricordare è Christos Rachon: nella piazza c’è una pasticceria sopraffina, dolce opera di un gruppo di sette donne intraprendenti. Qui vi verranno offerte non solo delle marmellate, conserve e tutto quanto si può fare con la frutta ed erbe, ma anche tessuti, oggetti di legno e biglietti artistici.
Affacciata sui boschi c’è la fattoria di Marion Arakara che, come ci ha raccontato, sogna di lavorare nella sua terra vicina al cielo e con le acque pure, accogliendo i viaggiatori: in programma passeggiate nell’orto, fino alle tipiche “case anti-pirateria”, cucina e cene ascoltando musica.
Ma non è ancora finita, perché protetto dalle montagne, c’è il villaggio bizantino di Langhada dove ogni anno tutta la popolazione si mette al lavoro per preparare la grande festa pagana, con drammi ancestrali, teatro e l’atteso panighiri, all’ombra dei maestosi alberi della piazza.
Questa è l’indomabile Ikaria, che vi aspetta per aprire le danze!
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Tags: responsible tourism,, Greece, Grecia responsabile, guide ambientali