Dati e Statistiche da non perdere. GRT nel Report per CREST

GRT è stato invitato a contribuire alla quinta edizione del Rapporto "The case for Responsible Travel. Trends & Statistics" , editato da Samantha Hogenson e prodotto dal Center for Responsible Travel (CREST), lanciato durante il Forum del Turismo Sostenibile, il 27 settembre, alla UN Foundation di Washington, per “un passaggio di confini comunicativo”, come lo ha definito Martha Honey, direttore esecutivo di CREST.

Il 2017 è per le UN l’ Anno Internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo. Si è discusso molto di come il turismo possa aiutare lo sviluppo, ma poi: tutto ciò sarà utile alle donne nei paesi in via di sviluppo? Se fossero donne i capi dei progetti di turismo, lo sviluppo sarebbe più sostenibile? Le imprenditrici nel turismo sono pienamente in linea con i gusti dei nuovi viaggiatori e anzi spesso anticipano i trend. Eppure sono pagate meno. Questo vi sembra un segno di sviluppo?
GRT è stato invitato a contribuire alla quinta edizione del Rapporto "The case for Responsible Travel. Trends & Statistics" , editato da Samantha Hogenson e prodotto dal Center for Responsible Travel (CREST), lanciato durante il Forum del Turismo Sostenibile, il 27 settembre, alla UN Foundation di Washington, per “un passaggio di confini comunicativo”, come lo ha definito Martha Honey, direttore esecutivo di CREST.

GRT ha messo a fuoco soprattutto un punto: se il turismo è lo strumento dello sviluppo contro i muri, le donne sono le migliori a costruire ponti. E’ un dato incontrovertibile in tutte le ricerche, che le attività nel turismo curate dalle donne sono quelle che corrispondono ai valori più richiesti dai viaggiatori. E possiamo fare molti esempi di come lo sviluppo cresce dove le donne sono forti.
La sintesi dell’inchiesta inviata da Iaia Pedemonte, è stata inclusa nel capitolo “Intesa, pace, sicurezza”: “Il turismo può sostenere lo sviluppo e la pace, per esempio, quando preme sui governi perché fermino scontri armati locali, perché favorisce l’armonia nelle relazioni tra cittadini, dove porta la tolleranza attraverso la conoscenza dei diritti degli altri”.

Per questa edizione speciale di Trends and Statistics, Samantha ha fatto un lavoro straordinario: 15 pagine di dati sovrapposti, prodotti da più di 30 organizzazioni, sui cinque pilastri di Riduzione della Povertà, Pace e sicurezza, Valori Culturali, Efficienza delle risorse.

Lì potrete leggere, per esempio, che:
 Secondo le UNWTO e WTTC: il settore impiega 284 milioni di persone, uno ogni undici nel mondo, e nel 2030 il 57% degli arrivi sarà in economie emergenti.
 Le donne sono quasi il doppi rispetto agli altri settori, guadagnano meno dei loro corrispondenti maschi, eccetto in ruoli giovani.
 Ogni nuovi 30 turisti si crea un nuovo lavoro.
 L’industria crea opportunità per i meno qualificati, minoranze e migranti, giovani, disoccupati, e donne che preferiscono il part-time.
 C’è un chiaro legame tra pace e turismo perché il turismo salta le barriere, fa incontrare diversi, si riprende velocemente dopo le minaccie alla sicurezza, è un tema usato dalla diplomazia.
 Alcuni governi ancora misurano il successo del turismo in termini di arrivi e non del benessere dei cittadini, mentre ormai non basta più puntare genericamente alla sostenibilità, infatti le imprese migliori vanno oltre il benessere dei clienti, collegndosi a quello della comunità.
 L’89% dei consumatori preferisce un viaggio che sostiene una buona causa.
 L’esperienza del viaggio favorita al 95% è quella legata al cibo, non come consumo ma come lezioni di cucina, visite alle fattorie, mercatini, cultura.

CILENT DonatellaMarino alicidimenaica

 

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