Donne e Commercio

 Cambiare la narrazione, la cultura, la destinaizone delle risorse, connettere microimprese e consumatori, promuovere l'equità di genere, sono le vie più veloci per arrestare la povertà, secondo i Development Goals . Ecco come, con le proposte innovative dell International Trade Center.
Tutto ciò e molto di più è stato discusso alla Conferenza  “Trade and Women in Europe” organizzata da Alessia Mosca - membro del gruppo parlamentare EU Parliament Socialist and Democrats- , dove molti dati ed esempi sono stati portati da Arancha Gonzalez, Executive Director dell' International Trade Centre (ITC).
E' un fatto che le imprese di cui sono proprietarie le donne, in grado di ottenere contratti in appalti istituzinoali, abitualmente crescono, e, per di più, fanno da volano: contribuiscono alla crescita del pil e contribuiscono anche a aumentare la partecipazione femminile al m ondo del lavoro. I dati dicono che le donne sono sempre più numerose nell'e-commerce, che le donne reinvestono l'80% del loro guadagno in famiglia e nella comunità. Si è calcolato che gli appalti dei governi raggiungono 13 triliardi di dollari, mentre i governi spendono il 30% del pil in appalti nei paesi in via di sviluppo e il il 10% nei paesi più sviluppati. Di tutto questo mercato, solo l'1% è gestito da donne imprenditrici.
ALlora, perchè le donne sono meno competitive nel commercio internazionale e negli appalti?
E' possibile mantenere una liberalizzazione del commercio ma evitare la disparità dei salari? Come facilitare l'internazionalizzazione del commercio fatto dalle donne imprenditrici?
Per di più in un Paese come l'Italia, che è precipitata al 136 posto per disparità salariale di genere?
 
L' International Trade Center è una delle istituzioni che segue maggiormente questo tema. E, come ha spiegato in  Public Procurement, a Tool to Boost Women’s Economic Empowerment - la signora. Gonzales vede anche una strada da percorrere: " Per cambiare le cose dobbiamo parlare con gli attori economici, spiegare quanto tutti abbiamo da guadagnare, monitorare, cambiare la cultura, ognuno di noi". Un sacco deve essere fatto, e molto si sta già facendo, per esempio con le linee guida di alcune istituizoni, ma molte leggi devono ancora vedere la luce. Con la luminosa eccezione del CIle, con il progetto ChileCompra. 
Proprio a seguito dell'esperienza del CIle, abbiamo imparato che "Prima di tutto meno di un quarto delle ditte che seprtano sono piccole e medie imprese di donne. La quota di aziende di donne raddoppia quando ci si sposta dal commercio tradizionale al passare le frontiere con l'e-commerce. In molti sensi, l'e-commerce livella il campo da gioco e spalanca nuove opportunità e potenzialità, per un impatto socio economico più largo, soprattutto per le donne.”.
 
Per promuovere le donne in affari e l'uguaglianza di genere come una "economia intelligente", la ITC sta lanciando su grande scala una serie di iniziative.
Prima tra tutte , She Trades , una grande piattaforema che si ripromette di collegare un milione di donne ai mercati, entro il 2020.
Poi, un corso utilissimo su Donne e Affari.
Ma quello che è piaciuto di più a GRT è il video su nuove imprese aperta dalle donne

 

Tags: responsible tourism,, ITC Trade and WOmen, SHe Trades

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